Grana Padano – Selezione La Crepa

 22,00 IVA inclusa

Il Grana Padano.

Per chi avesse bisogno di presentazioni è un formaggio italiano, insignito della Denominazione di Origine Protetta, a pasta dura e cotta, a maturazione lenta.

Zona di produzione: la selezione delle forme da parte del Caffè La Crepa dipende dalla disponibilità qualitativa del momento. In ogni caso, come da disciplinare, soprattutto da Lombardia ed Emilia Romagna.

Quantità: spicchio da 1,1 kg circa

Da gustare come aperitivo, utile per insaporire le ricette della tradizione lombarda e mantecare risotti. Un ottimo sostituto al dolce come fine pasto.

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Descrizione

Franco Malinverno, per gli amici Riccardo, dell’anno 1950, dopo essere cresciuto tra i fornelli della cooperativa gestita dalla famiglia, prende in gestione il Caffè La Crepa nel 1969.

Da allora seleziona per i suoi clienti le migliori materie prime sia per produrre gli ottimi piatti serviti in trattoria, sia da riporre negli scaffali della Bottega, deliziosi souvenir da questo territorio, povero ma buono.

 

Non tutti sanno che il Grana Padano è il formaggio DOP più venduto al mondo: di quasi 5 milioni di forme prodotte nel 2019, circa il 40% è stato esportato all’estero.

 

La tradizione vuole la nascita del Grana Padano ancora una volta ad opera dalle operose mani dei monaci cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle, nei pressi di Milano, nel 1135. La bonifica della pianura del Po portò l’espandersi dell’agricoltura, degli allevamenti e di conseguenza delle disponibilità di latte, di molto superiore al fabbisogno della comunità religiosa e della popolazione dei dintorni.

Sperimentando, si scoprì che il latte, dopo una lunga cottura e l’aggiunta di caglio dà vita ad un formaggio che, sapientemente salato, è un delizioso metodo di conservazione.

Chiamato “caseus vetus“, in contrapposizione ai formaggi freschi di pronto consumo, divenne popolare da subito come “grana” in virtù dei piccoli granelli bianchi nella pasta compatta, che altro non sono che piccoli cristalli di calcio prodotti naturalmente dal latte trasformato.

Dall’abbazia, la ricetta ed insieme il mestiere del casaro si diffusero in tutte le corti del nord d’Italia, diventando parte integrante della nostra tavola e quindi della nostra storia.

 

Se state pensando all’acquisto per un regalo, avete predecessori illustri: tra i tanti, Isabella d’Este, consorte di Francesco II Gonzaga e marchesa di Mantova, che inviò il rinomato formaggio in regalo ai suoi familiari, signori del ducato di Ferrara, nel 1504.